Nuova collaborazione: Dott. Piergiorgio Rosenberg

La ginecologia oncologica riveste un ruolo cruciale nella gestione dei tumori femminili, avvalendosi di competenze specifiche per la diagnosi, il trattamento chirurgico e il follow-up dei tumori ginecologici. Questa specializzazione copre un ampio spettro di condizioni, inclusi i tumori primari e recidivanti di ovaie, tube di Falloppio, utero (endometrio, cervice, sarcomi), vulva e vagina, oltre alle neoplasie rare dell’apparato ginecologico. La sua importanza sta nell’approccio mirato e altamente specializzato, che mira alla cura e al monitoraggio efficace di queste patologie.

L’uroginecologia si posiziona all’intersezione tra ginecologia e urologia, focalizzandosi sul trattamento delle patologie del basso tratto urinario femminile, come incontinenza e prolassi. Le visite uroginecologiche, supportate da esami specifici come l’ecografia e l’urodinamica, mirano alla valutazione dettagliata e alla gestione delle problematiche pelviche. Questo ambito prevede anche percorsi di riabilitazione per migliorare la qualità di vita delle pazienti.

La chirurgia ginecologica mininvasiva è un approccio avanzato per il trattamento delle patologie femminili che minimizza il disagio e accelera il recupero. Questi interventi mirano alla conservazione della fertilità, alla risoluzione di condizioni come l’endometriosi, le cisti ovariche e i fibromi uterini, oltre alla gestione di gravidanze ectopiche e alla rimozione di aderenze pelviche. Vengono utilizzate tecniche come laparoscopia, isteroscopia e chirurgia vaginale per ridurre i tempi di degenza e migliorare i risultati estetici, riducendo al minimo il dolore e le complicanze post-operatorie.

La chirurgia del prolasso genitale mira a correggere la discesa patologica di organi come utero, vescica e intestino, attraverso la vagina. Questa condizione, che può manifestarsi come isterocele, cistocele o rettocele, richiede un intervento chirurgico che può includere tecniche fasciali per ripristinare il supporto agli organi affetti, utilizzando il tessuto della paziente o reti protesiche. Il trattamento è personalizzato per ricostruire il pavimento pelvico e restituire gli organi alla loro posizione corretta, migliorando significativamente la qualità di vita.

Il fibroma uterino è un tumore benigno molto comune nell’apparato riproduttivo femminile, che può causare sintomi come mestruazioni abbondanti, dolore pelvico e anemia. Il trattamento varia da non invasivo, come la terapia farmacologica ormonale, a interventi chirurgici come isteroscopia operativa per fibromi interni o laparoscopia operativa per quelli esterni. In casi più severi, può essere necessaria l’isterectomia. La scelta del trattamento dipende dai sintomi, dalle dimensioni dei fibromi, e dal desiderio di fertilità della paziente.

L’endometriosi, caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, comporta sfide diagnostiche e terapeutiche. La gestione varia ampiamente, dal monitoraggio in casi lievi e asintomatici fino a trattamenti chirurgici per forme avanzate. La terapia farmacologica, parte integrante della gestione sintomatica, mira a mitigare il dolore e migliorare la qualità della vita, adattandosi alle necessità individuali delle pazienti. Ogni piano terapeutico è personalizzato, riflettendo la complessità e l’eterogeneità dell’endometriosi, con l’obiettivo di ridurre i sintomi e prevenire la progressione della malattia.